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  • 22 set
  • 2016

Report della Commissione europea sull’e-commerce

Il 15 settembre 2016 la Commissione Europea ha pubblicato il Preliminary Report on the E-commerce Sector Inquiry (relazione preliminare all’indagine conoscitiva condotta dalla Commissione Europea sull’e-commerce) il cui testo è reperibile sul sito http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-3017_en.htm.

Il Preliminary Report che segue all’indagine conoscitiva condotta dalla Commissione Europea sul geoblocking pubblicata il 18 marzo 2016 e la successiva proposta di Regolamento UE sul geoblocking pubblicata il 25 maggio 2016, analizza le principali problematiche antitrust riscontrate nel settore dell’e-commerce ed in particolare nella vendita di beni fisici e di contenuti digitali.

L’indagine condotta dalla Commissione Europea si è basata sulle risposte fornite dai fabbricanti e dalla rete distributiva ai questionari dalla stessa elaborati al fine di descrivere la situazione esistente sul mercato e di analizzarne la compatibilità alla luce, principalmente, della normativa antitrust. 

Dall’indagine di settore è emerso che i fabbricanti di beni hanno reagito allo sviluppo del commercio elettronico cercando di controllare la distribuzione dei propri prodotti online. A tal fine, è emerso che sempre più fabbricanti hanno scelto di distribuire i propri prodotti attraverso sistemi di distribuzione selettiva. Nei contratti di concessione di vendita sono aumentate le clausole che restringono le possibilità di vendita dei prodotti (ad es. restrizioni territoriali, restrizioni relative all’attività di promozione dei prodotti online, all’uso del marchio, alla vendita attraverso piattaforme di terzi quali E-bay o Amazon marketplace, all’uso di strumenti di confronto prezzi, alla determinazione dei prezzi di rivendita) che non sono o potrebbero non essere compatibili con la disciplina antitrust applicabile e nel contempo limitano l’accesso del consumatore a tali prodotti.

A seguito del Preliminary Report è prevista la pubblicazione di un Report finale sull’e-commerce, attesa per la primavera del 2017, nonché l’elaborazione di proposte di Regolamento UE. Le criticità riscontrate nella relazione della Commissione Europea potrebbero anche condurre ad interventi da parte delle autorità antitrust nazionali al fine di reprimere comportamenti anticoncorrenziali.

E’ dunque opportuno per le imprese rivedere i propri contratti di distribuzione al fine di verificare la loro compatibilità con le norme antitrust ed eventualmente adottare le opportune modifiche.

 

Avv. Mariaelena Giorcelli