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I contratti di distribuzione - Le problematiche più ricorrenti: prezzi di rivendita, garanzia sul prodotto, esclusive, regolamentazione delle vendite on-line

Destinatari:  Imprenditori, manager, direttori marketing/vendite.

Negli ultimi anni è diventato sempre più difficile controllare ed indirizzare la distribuzione dei propri prodotti tramite i canali tradizionali e nei confronti dei consumatori finali, in particolare per quanto riguarda le politiche di prezzo, la tutela dell'immagine di marca, i servizi prevendita e postvendita. Specialmente in seguito alla possibilità offerta a soggetti estranei alla rete di pubblicizzare e vendere su internet, risulta sempre più difficile difendersi da forme di concorrenza che rischiano di pregiudicare il funzionamento ordinato del proprio sistema distributivo.

La disciplina di tali aspetti nei rapporti con i distributori non è di facile comprensione, in quanto vengono in gioco norme non solo italiane ma anche europee applicabili a diversi livelli ed in diversi ambiti: ad esempio, le norme antitrust che non consentono l’inserimento nei contratti, di clausole che vietino ai propri distributori la vendita dei prodotti su internet o l’imposizione del prezzo di rivendita, applicate ed interpretate sia a livello europeo (Commissione Europea, Corte di Giustizia), sia dai giudici e dall’autorità antitrust italiana, sia dalle autorità antitrust di altri paesi europei. Un altro tipico esempio è dato dalle norme poste a tutela dei consumatori finali che vengono applicate non solo dai giudici ma anche dall’autorità antitrust (es. pratiche commerciali scorrette), che riguardano ad esempio la garanzia sui prodotti, l’assistenza tecnica ecc.

In questo contesto, risulta molto importante per le imprese individuare strategie adeguate per introdurre delle limitazioni a certe forme di concorrenza, nel rispetto però di tutte le norme applicabili ed in conformità alle caratteristiche specifiche del proprio prodotto e della propria rete distributiva.

Una delle possibili scelte delle imprese consiste nel creare un sito Internet proprio (o gestito da un soggetto terzo, in nome e per conto dell’azienda) che permetta di vendere i propri prodotti direttamente ai consumatori, scelta che richiede un coordinamento con la rete distributiva esistente. Un’altra problematica importante, che si presenta indipendentemente dalla scelta del produttore di vendere egli stesso su internet, riguarda poi i limiti che egli può imporre ai propri distributori/rivenditori che desiderino promuovere e vendere i prodotti su internet, aspetto sul quale incide pesantemente la normativa antitrust europea.

Altro aspetto, non meno importante, riguarda la concorrenza operata da c.d. free riders, estranei alla rete del produttore, che vendono i suoi prodotti via internet senza alcun accordo o autorizzazione, a prezzi molto inferiori rispetto a quelli praticati dal fabbricante. Quali strumenti di tutela ha l’azienda a disposizione per fronteggiare tale situazione? Quali possibili soluzioni? Talvolta, gli stessi membri della rete di vendita chiedono al produttore di proteggerli dalle vendite operate tramite internet sul loro territorio: entro che limiti l’impresa produttrice può “garantire” una tale tutela?

I relatori esamineranno con i partecipanti le caratteristiche tipiche del contratto di distribuzione e le problematiche tipiche, evidenziando vantaggi e rischi delle possibili soluzioni. Essi useranno un metodo interattivo, coinvolgendo i partecipanti nella discussione dei vari temi, anche alla luce di esempi ed esperienze concrete, in modo da fornire al tempo stesso una consulenza collettiva ai partecipanti.

 

Relatori

Prof. Avv. Fabio Bortolotti, partner fondatore degli studi legali associati BBM - Buffa, Bortolotti & Mathis; Presidente della Commissione "Commercial Law and Practice" della Camera di Com­mercio Internazionale, arbitro internazionale.

Avv. Silvia Bortolotti, partner degli studi legali associati BBM - Buffa, Bortolotti & Mathis; Segretaria Generale dell'International Distribution Institute (IDI)

 

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